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31 gen 2014

I 10 Drammi che qualsiasi retro gamer ha passato (e ancora non è riuscito a superare)!

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Oggi vogliamo un po’ ironizzare su tutti quegli aspetti che in un modo o nell’altro hanno influenzato la vita dei videogiocatori di vecchia data; in modo provocatorio verso il presente, ma usando anche un po’ di sana auto-ironia. Ecco a voi i 10 drammi che ogni retro-gamer ha dovuto passare!
1) Chiusura delle sale giochi:
Ok, ok… prendete i fazzoletti e scusateci per portare a galla brutti ricordi. Ma non poteva non essere altro il primo posto. La chiusura della sala giochi della propria città è un trauma che non si supera mai. Passano gli anni ma si ha sempre lo stesso traumatico ricordo: noi davanti a quella serranda tirata giù, imbrattata da qualche writers e con i affissi i cartelli “vendesi”. Il nostro secondo mondo in un attimo spazzato via dalle dure leggi economiche.
2) Game Stop:
Game Stop è una fottutissima epidemia. E’ il Mc Donald’s dei videogiochi. Abbiamo dovuto dire addio al nostro “spacciatore” di videogiochi di fiducia e spesso (quando questo non si è trasformato in solarium) è divenuto proprio un Game Stop.
Questa catena ha fatto perdere tutta quella magia dei negozi indipendenti, dove potevi trovare qualsiasi chicca, dove ognuno aveva il suo discorso da proporre. Addio action figures, addio gadget dal Giappone, addio all’import, addio agli arcade stick… e per cosa? Per un usato che costa 3 euro in meno rispetto al nuovo… grrrrr.
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3) I giochi in allegato con le riviste:
Quando nel 2010 anche The Games Machine ha smesso di allegare giochi ci siamo sentiti tutti un po’ più vuoti. Anche il PC gaming è diventato più freddo. Non è una questione di discorsi del tipo: “eh, ma tanto trovi su internet le stesse cose, anche di più”; è il rito che è andato perduto. Il trovarsi un CD (DVD in tempi più moderni o Floppy Disc nella preistoria) con un gioco dentro era qualcosa di magico. Aprire la rivista e leggere lo speciale allegato, dove anche la più ignobile schifezza era venduta come fosse capolavoro. Indimenticabili momenti.
4) La grafica è tutto:
Per quanto si filosofeggi in giro per forum la verità è solo una: la grafica di questi tempi conta, e conta pure molto. Tanto che sulle nuove console non si spendono parole per valorizzare il loro catalogo di videogiochi, ma quale riesce ad avere una texture più definita rispetto alla concorrente.
Sembrano lontani i tempi in cui anche con una manciata di pixel e improbabili personaggi con sembianze pseudo-umane riuscivano a divertirci, e a volte, addirittura emozionare.
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5) La “fine” della SEGA:
Dopo la morte del Dreamcast il mondo videoludico non è stato più lo stesso. Dopo il tragico avvenimento la SEGA si è sentita in dovere di sputtanare il proprio nome, sviluppando una serie di titoli meritevoli di entrare nella classifica dei giochi più brutti di sempre (toccando il fondo proprio con la saga di Sonic e i suoi improbabili reboot). Un giorno infelice che ha segnato in maniera negativa la storia.
6) Il D-Pad in seconda posizione:
Usato ormai solo come scelta rapida per gli oggetti e relegato in un angolo in basso nella maggioranza dei joypad in commercio, il D-Pad è ormai il grande rinnegato del mondo videoludico. Spesso demonizzato, deriso e ridicolizzato; viene anche snobbato dai giocatori più giovani, i quali non è raro vederli cimentarsi in improbabili oscillazioni con l’analogico per realizzare un Hadoken in Street Fighter 4. Tristezza.
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7) Il pensionamento delle cartucce:
Chi disprezza compra. In quel lontano 1996 avevamo accusato Nintendo per non essersi adeguata con il suo Nintendo 64. Già, perché mentre le rivali SONY e SEGA potevano vantare di console con il supporto CD-ROM, la cara vecchia N optò ancora per un sistema tradizionale, capace di leggere solo le mitiche cartuccione. Volarono aspre critiche di ogni genere, ma oggi, dopo più di 15 anni un po’ la lacrimuccia ci scende guardando quanto erano belle le cassettine del Mega Drive, del NES, del Super Nintendo e così via… sigh.
8) Reboot/Remake da orrore:
Abbiamo sognato così tanto la riesumazione dei nostri titoli dell’infanzia, ma una volta tornati sembrava di vivere in un brutto incubo. E’ stato così con Golden Axe e il pessimo Beast Rider, vera e propria schifezza. Emblema di scelte nostalgiche discutibili. Dove tutto il feeling è stato perso in favore di una scialba produzione, persino il titolo suona male. In tempi recenti la stessa sorte è toccata anche a Dante con l’ultimo e inutilissimo Devil May Cry. La Capcom (con la complicità del team Ninja Theory) è stata capace di mandare in cenere una delle sue saghe più riuscite, senza alcun rimorso. Complimenti.
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9) Ciao, ciao chiptune :
E’ innegabile che con il chiptune sono stati composti i temi più belli di sempre. Basta pensare a Zelda, Super Mario, Castlevania, Final Fantasy, Streets of Rage o Sonic. Temi musicali semplici, fatti di pochi suoni, ma spesso molto meglio delle attuali musiche, le quali tecnicamente sono un altro universo, ma rare volte rimangono impresse nei ricordi dei videogiocatori come quelle del passato.
10) Il futuro del Digital Delivery:
Il Digital Delivery è un disastro annunciato. Ok, sì, a tutti piace Steam o Desura; diciamocela tutta: sono delle gran figate. Ma il DD non risparmierà nessuno, tanto meno i nostri amatissimi e scomodissimi giochi “scatolati”. Presto saranno solo lontani ricordi e invece di collezionare cartucce, dischetti e limited edition, collezioneremo download, come un qualsiasi pirata. Questa è la realtà, punto.
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E tu cosa ne pensi? Facci sapere la tua opinione! A bocca aperta
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30 gen 2014

2D Girl Power - Le migliori lottatrici dei picchiaduro 2D in un video!

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Ecco una classifica basata sui migliori personaggi femminili dei 10 più popolari picchiaduro 2D ad incontri. Abbiamo preso tre donzelle per ogni saga e abbiamo realizzato un video per il nostro canale Youtube SEEP Bar (vi consigliamo di iscrivervi). 
I criteri che abbiamo usato sono tre: caratterizzazione, impatto grafico e gameplay.
Qui di seguito trovate il video in questione e la lista delle saghe e dei personaggi tirati in ballo. Buona visione, alla prossima con la “versione 3D”. 
Nota: Ricordatevi di condividerlo e scrivere voi stessi le vostre lottatrici preferite nella sezione commenti!
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Guarda il video e segui il SEEPBar’s channel su Youtube!

Darkstalkers:
  • Morrigan
  • Lilith
  • Felicia
BlazeBlue:
  • Noel
  • Litchi
  • Mokoto
Art of Fighting:
  • King
  • Kasumi
  • Yuri
Fatal Fury:
  • Mai
  • Blue Mary
  • B. Jenet
The Last Blade:
  • Hibiki
  • Yuki
  • Akari
Samurai Shodown:
  • Nakoruru
  • Shiki
  • Cham Cham
Mortal Kombat:
  • Kitana
  • Sonia
  • Sindel
Guilty Gear:
  • Millia
  • I-No
  • Baiken
The King of Fighters:
  • Athena
  • Leona
  • Shermie
Street Fighter:
  • Chun Li
  • Cammy
  • Elena

29 gen 2014

Redux Dark Matters - Un nuovo Shoot’em Up per Dreamcast (disponibile ora)!

dreamcast
Dopo un lungo e travagliato sviluppo è finalmente disponibile Redux Dark Matters, fantastico shoot’ em up rilasciato per il mitico Dreamcast da Hucast.
Il gameplay classico e la grafica coloratissima non deluderanno gli amanti del genere; i quali (tra l’altro) potranno così avere nella loro collezione un nuovo titolo per la cara vecchia console 128 della SEGA.

Caratteristiche di gioco:
  • 7 livelli con enormi boss da affrontare.
  • Tantissime armi.
  • Giocabilità e visuale arcade.
  • Competitivo Scoring System.
  • Soundtrack composta da Andre Neumann.
Redux Dark Matters è possibile acquistarlo tramite lo store Hucast (trovate il link sotto) al prezzo di 36 euro. Davvero una ghiotta occasione per tutti i collezionisti più agguerriti.
Traler di Redux Dark Matters per Dreamcast.

Store Hucast (qui potete comprare il gioco, in inglese)
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28 gen 2014

Giana Sisters, Alex Kidd, Mega Man; tre classici in versione riproposti con Game Maker!

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I platform anni 80 sono senza ombra di dubbio tra i più belli di sempre, quindi ogni occasione per rispolverarli è ben accetta. Ecco così oggi proporvi tre classici rimasterizzati da Ridley X per i nostri PC.
I titoli in questione sono:
 
  • Alex Kidd: gioco simbolo del mitico SEGA Master System.
  • Giana Sisters: il clone di Mario più famoso e discusso della storia. Assolutamente imperdibile.
  • Mega Man Winter Edition: un livello speciale invernale dedicato alla mascotte Capcom.
I giochi sono stati realizzati con Game Maker in maniera amatoriale, anche se lontani dalla qualità dei titoli originali i titoli in questione si difendono davvero bene. Insomma, non vi rimane che provarli!
megaman
DOWNLOAD (da YoYo Games, in inglese)
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27 gen 2014

Farenz: The Bizzarre Adventure - La parodia in stile Alex Kidd del celebre Youtuber!

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Il noto youtuber Farenz è in questi giorni protagonista di un’interessante serie di video realizzati dal grafico Maurizio Keysoul
Farenz: The Bizzarre Adventure è un ipotetico gioco per SNES che vede come protagonista il simpatico youtuber alle prese con un’avventura simile all’intramontabile Alex Kidd della SEGA. Ovviamente il tutto condito con l’ironia e i cliché che contraddistingue Farenz e il suo angolo. 
Da notare la chicca del “title screen”, volutamente ispirato al mitico DoReMi Fantasy: Milon’s Quest (qui c’è il nostro speciale dedicato a questo bellissimo platform per SNES). 
Di seguito potete vedere i simpaticissimi video realizzati da Keysoul (il quale, tra l’altro, sembrerebbe intenzionato a realizzarne degli altri), non dimenticatevi di iscrivervi al suo canale Youtube. Buona visione!
Trailer di Farenz: The Bizzarre Adventure!

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Il primo livello di Farenz: The Bizzarre Adventure!


Link riferimento:

24 gen 2014

Dossier Art of Fighting - L’arte del combattimento secondo SNK!

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Dopo il dossier di Fatal Fury non potevamo esimerci dal realizzare quello di Art of Fighting (Ryuko No Ken, in Giappone) della mitica SNK
Questa storica saga è stata una delle più importanti della software house di Osaka, rappresentando insieme a Fatal Fury, Samurai Shodown, The King of Fighter e Last Blade il fiore all’occhiello delle produzione nate e sviluppate su Neo Geo, riguardante il genere picchiaduro ad incontri
In un certo senso Art of Fighting può essere considerato il fratello di Fatal Fury, condividendo con il titolo di Terry e company la stessa ambientazione (la città di South Town) e un intreccio narrativo (infatti la saga è ambientata a fine anni 70, quindi prima della leggenda del lupo famelico). 
Ma andiamo a vedere con ordine i tre capitoli di questa fantastica trilogia.

Art of Fighting:
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Storia:
Yuri Sakazaki è stata rapita a South Town. Suo fratello Ryo Sakazaki è un esperto di Kyokugenryu Karate, tanto da essere conosciuto con l’appellativo di Dragone Invicibile (“The Invincible Dragon”). Sicuro delle sue capacità e determinato a ritrovare sua sorella si mette subito all’opera cercando indizi tramite i suoi rivali. 
A lui si aggiunge l’italiano Robert Garcia, amico d’infanzia di Ryo e anch’esso esperto di arti marziali, meritevole di essere chiamato la Possente Tigre ("The Raging Tiger" o "The Mightiest Tiger). 
Inizia così l’avventura che vedrà i due amici in una serie di incontri all’ultimo sangue, fino all’incontro decisivo contro Mr Big, magnate del crimine organizzato della città. Tuttavia non sarà lui l’ultimo boss…  

Descrizione:
Art of Fighting venne rilasciato nel 1992. Il gioco era ispirato alla prima generazione di picchiaduro e inaspettatamente era più simile al primo Street Fighter anziché al secondo capitolo. La cosa non stupisce dal momento che Takashi Nishiyama lavorò come direttore al primo capitolo della saga Capcom prima di avventurarsi nel 1988 in SNK per realizzare tutte le maggiori saghe nate su Neo Geo, tra cui appunto anche Art of Fighting. Sebbene il concetto sia simile a Street Fighter, per quello che riguarda lo svolgimento della storia e la possibilità di usare solo 2 personaggi (Ryo e Robert), il gioco risultava più complesso e maturo. 

Comparto tecnico:
Nel 1992 Art of Fighting appariva spettacolare, con una grandezza di sprites impressionante, enfatizzati anche da spettacolari zoomate. Mentre a livello di animazioni però il gioco appariva ancora acerbo. Introdusse anche i danni, ogni personaggio verso la fine della propria barra vitale accusava lividi e graffi sul proprio volto. 
Il sonoro era maestoso e i colpi riecheggiavano attorno al cabinato; Art of Fighting dava una vera sensazione di potenza, merito di effetti sonori decisi e aggressivi, mischiati a musiche cariche di adrenalina. 
Il gioco era anche ricco di schermate di intermezzo, le quali volutamente ispirate ai film d’azione made Hollywood anni 70/80. Per SNK fu un passo davvero in avanti, molto superiore al primo Fatal Fury.

Gameplay:
Il gioco si differenzia da qualsiasi altro esponente del genere per quanto concerne il gameplay. Art of Fighting ha una giocabilità unica e introdusse molte features ancora oggi salde nella concezione dei nuovi picchiaduro. Come ad esempio le super mosse, la gauge bar, personaggi nascosti, crescita del personaggio (tramite bonus stage) e schermate in tempo reale. 
Nonostante qualche sbavatura (ad esempio personaggi legnosi e collisioni incerte), il primo titolo della saga regalava un’esperienza profonda, dove ogni colpo era decisivo e l’uso delle mosse era essenziale (le quali non erano infinite come nei canonici picchiaduro, ma limitate grazie all’uso della power bar). 
Giocare in maniera ottimale richiede una grande concentrazione, oltre ad una padronanza indiscutibile dei personaggi.

Art of Fighting 2:
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Storia:
Dopo tre anni dalla disfatta di Mr Big, e la rivelazione di Mr Karate, si presenta Geese Howard (storico boss di Fatal Fury, qui in un’inedita versione giovanile). 
Quest’ultimo organizza il The King of Fighters nella città di South Town e si propone come finalista del torneo.

Descrizione:
Il secondo capitolo mantiene inalterato lo stile di gioco ed espande la schiera dei lottatori selezionabili. 
Infatti in Art of Fighting 2 era possibile utilizzare 12 personaggi, tra cui tutti quelli del primo episodio (escludendo solamente il buon Ryuhaku Todo, il quale farà un’unica apparizione in Capcom VS Snk 2). Questa scelta fu dettata anche per adeguarsi agli standard dei picchiaduro dell’epoca dal momento che fu rilasciato nel 1994, in piena febbre Super Street Fighter 2.

Comparto tecnico:
Art of Fighting 2 conserva e migliora tutto quello visto nel primo capitolo. Le animazioni sono molto migliorate e anche la grafica degli enormi sprites è più convincente e pulita; elaborati su nuove palette di colori, maggiormente brillanti e nitide. 
Qui ogni personaggio ha la sua storia e suoi intermezzi, anche se non complessi come nell’episodio precedente. Così come mantengono stage e temi musicali unici, tutti di pregevole livello.

Gameplay:
Praticamente uguale al suo predecessore. Aumenta la varietà di mosse, ma i colpi base rimangono sempre i soliti tre. Rispetto ad Art of Fighting il livello di difficoltà della CPU viene incrementato, spesso in maniera esagerata. Infatti l’uso di script per le reazioni dell’avversario sono spesso esasperanti. I nemici erano capaci di prevedere le nostre mosse ancora prima di finirle, questo creava una difficoltà macchinosa, dove più che l’abilità propria contava la capacità e la pazienza di trovare trucchetti adeguati per assicurarsi la vittoria. Ad esempio Eiji Kisaragi era uno degli avversari più potenti affrontato in maniera normale, ma appariva totalmente incapace di reagire usando di continuo i calci volanti.

Art of Fighting 3 (Gaiden):
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Storia:
Le vicende si spostano da South Town (America) per passare a GlassHill (Messico). Narrando le vicende di Freia Lawrence, amica d’infanzia di Robert Garcia, il quale ha deciso di aiutarla dalla minaccia di Wyler. Un pazzo mitomane amico e collega del padre della ragazza, con il quale aveva progettato un elisir capace di aumentare la forza umana in maniera mostruosa. Deciso a completare e sperimentare lui stesso questo elisir, Wyler minaccia Freia e il destino della città stessa.

Descrizione:
Rilasciato nel 1996, Art of Fighting 3: The Path of Warriors (in Giappone chiamato semplicemente Gaiden) passò un po’ in sordina tra gli appassionati. Le cause sono molteplici, prima tra tutte una concorrenza sfrenata di altre saghe storiche, molte firmate dalla stessa SNK. In secondo, una scelta radicale di cambiamento, simile per certi versi a quella di Street Fighter 3. Ovvero un cambio totale del roster dei personaggi (conservando solo Ryo e Robert), dell’ambientazione e addirittura dell’eroe (qui il protagonista è Robert Garcia). Anche sul versante gameplay il gioco dava molto spazio alla sperimentazione, rimodificandone i canoni della saga e dei picchiaduro bidimensionali, avvicinandosi al concept di quelli 3D. 

Comparto tecnico:
Art of Fighting 3 appariva “mostruoso” (nel senso buono, ovviamente) in quel lontano 1996. Gli sprites come sempre erano enormi, ma questa volta le animazioni erano davvero incredibili. SNK fece uso massiccio del rotoscoping, una speciale tecnica di motion capture per grafica in 2D. Portando così il caro vecchio Neo Geo a livelli qualitativi mai visti prima. A questo si aggiungevano degli scenari strepitosi, ispirati ed evocativi, deliziosamente animati (storico è lo Quixotec Temple). Insieme a Last Blade 2 e Garou: Mark of Wolves rappresentano il top per quello che riguarda il Neo Geo.

Gameplay:
Come tipico della saga anche questo terzo capitolo puntò molto sulla sperimentazione, stravolgendo in parte il gameplay originale. Infatti per la prima volta in Art of Fighting venne introdotto un massiccio uso di combo e un generoso juggle system, il quale permetteva il concatenare un gran numero di colpi. 
Venne ancora ampliato l’uso delle Mosse Speciali, aumentando la loro efficacia. Così come per le Super Mosse, le quali ora permettevano il “Ultimate K.O.”, dove il giocatore (o il nemico) poteva concludere il match anche vincendo solamente un round. 
I personaggi, nonostante evidenti differenze stilistiche, erano tutti ben equilibrati; anche i personaggi più stravaganti, se usati al meglio, potevano competere tra di loro.

Oltre alla trilogia principale:
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Eredità:
Nonostante Art of Fighting conti solo tre episodi, i personaggi di questa saga hanno avuto un enorme successo e hanno trovato posto fisso nella saga di The King of Fighters. Ma non solo. Anche in Quiz King of Fighters sono presenti come personaggi utilizzabili Ryo Sakazaki, Robert Garcia e Takuma Sakazaki; in più vanta vari cameo come Yuri Sakazaki, King e Jack Turner.
Ryo Sakazaki appare anche in ben due capitoli di Fatal Fury (Fatal Fury Special e Fatal Fury: Wild Ambition, in quest’ultimo come Mr Karate). Anche nel picchiaduro 3D Buriki One appariva Ryo, con il pseudonimo di Mr Karate 2. 
I personaggi di Art of Fighting sono anche stati trasportati nei vari crossover Capcom Vs SNK (sia giochi di carte, sia quelli di lotta). 
In Garou: Mark of Wolves è presente un personaggio di nome Khushnood But, il quale è maestro di Kyokugenryu Karate e chiamato The Invincible Dragon (stesso appellativo usato anche per Ryo, il quale era a sua volta il suo maestro).

Art of Fighting: L’occhio di Sirio:
Anche un OAV è stato dedicato alla saga nel 1993; intitolato Art of Fighting: L’Occhio di Sirio. Tuttavia questo anime non seguiva strettamente le vicende del gioco originale, vedeva Ryo e Robert alle prese con Mr Big per liberare Yuri, ma questa volta la vicenda nasce su di un malinteso. Infatti i due ragazzi vengono scambiati come ladruncoli di un prezioso diamante chiamato “L’Occhio di Sirio”, il quale gli causerà più di un problema, tra cui il riscatto da parte di Mr Big per riavere Yuri. 
L’anime in se non è un capolavoro, ma nonostante tutto è godibile (tra l’altro potete guardarlo gratuitamente tramite Yamato Animation, sotto trovate il link per lo streaming).

Art of Fighting: Anthology:
Tutti i capitoli della saga sono stati racchiusi in una trilogia chiamata Art of Fighting: Anthology, uscita nel 2007 per PlayStation 2. 
La compilation non presenta grossi extra, ma la possibilità di rigiocare a tutti i capitoli della saga in un solo DVD contenente anche musiche ri-arrangiate è allettante. 
Un pezzo da collezione davvero niente male, immancabile per ogni retrogamer e appassionato di picchiaduro.

Ryuko No Ken Nekketsu:
Da grandi appassionati non potevamo non dedicare un “fan game” alla saga ed ecco, così nascere Ryuko No Ken Nekketsu. Tributo ad Art of Fighting e alla serie Kunio-Kun, capace di mischiare lo stile grafico e le meccaniche beat em up del secondo con la storia e i personaggi del primo, riassumendo tutta la serie, con un totale di 23 personaggi e decine e decine di stage. 
Potete scaricarlo gratuitamente (il link è sotto) e giocarlo sul vostro PC. Esiste anche una versione speciale WII, Dreamcast e PSP per i più esperti di homebrew.

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Leggi anche: 
Dossier Fatal Fury (articolo dedicato a Fatal Fury)
Neo Geo (articolo dedicato al Neo Geo)
Neo Geo Pocket (articolo dedicato al Neo Geo Pocket)
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23 gen 2014

Fire Point - Mamma, da grande voglio fare il pompiere!!

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Ci sono i gatti, ci sono i pompieri e ci sono tante fiamme; quindi non può essere un gioco brutto. Infatti non lo è. Fire Point non delude, ha tutto quello che un buon indie game deve avere: stile, idee e una grande giocabilità. Il lavoro di Cesque si fa subito apprezzare per una serie di scelte stilistiche davvero niente male.
Per prima cosa risalta la grafica in pixel art, colorata e simpaticissima. Così come le strambe situazioni in cui dovremo intervenire. Esempi: salvare da un incendio un troll intento a disturbare in internet, operai tonti e feste di compleanno andate male.
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In queste missioni il nostro pompiere sarà chiamato in azione in stage a metà strada tra platform game e puzzle. Potremo utilizzare l’estintore, la pompa dei vigili del fuoco, saltare e recuperare feriti. Ovviamente il nostro obbiettivo sarà salvarli tutti senza rimetterci le penne.
Un indie freeware per PC davvero divertente e allo stesso tempo (a modo suo) complesso ed elaborato. Intuitivo e facile da giocare, ma non tarderà a farci usare la materia grigia.
Fire Point è davvero consigliato a tutti!
DOWNLOAD HERE (tramite GameJolt)
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22 gen 2014

VGmusic - Ecco dove e come scaricare i MIDI tratti dai videogiochi più celebri!

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Cari vecchi MIDI, così obsoleti e bistrattati, sembra che per voi ci sia sempre meno spazio in questo mondo tecnologico in continua crescita, fatto di giga e giga di dati e connessioni super veloci. Bè, sappiate comunque che ancora qualcuno vi vuole bene. Come ad esempio lo storico sito Video Game Music Archive, ovvero una vastissima libreria multimediale con tanto di singoli download subito disponibili per scaricare e ascoltare in versione MIDI i brani dei videogiochi più famosi.
Il sito offre un’ottima ricerca, infatti è possibile trovare il proprio tema musicale preferito cercando su varie categorie, come quella del sistema di gioco o il titolo della saga. Il catalogo è enorme e vanta più di 30.000 musichette, i quali spaziano tra opere fedeli, a nuovi arrangiamenti fino a medley.
I file MIDI possono essere scaricati in pochi secondi e letti da qualsiasi player moderno.
Riscopri i suoni degli albori del mondo videoludico con le musichette dei videogiochi più memorabili come Sonic, Super Mario, Zelda, Castlevania o Megaman!
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Esempio di MIDI di VGmusic.com tratto da Mega Man 5.
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21 gen 2014

Nightmare Night “Philipo’s Quest” - Un indie game in stile Game Boy!

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Nightmare Night: Philipo’s Quest è un delizioso tributo al mitico portatile Game Boy della grande Nintendo. Nei panni di Philipo dovremmo trovare e liberare il nostro signore, al fine di salvare la principessa di turno.
Il gioco ha un feeling unico, capace di riprodurre in maniera perfetta la sensazione di giocare ad un classico platform per Game Boy. Il gameplay prende spunto da molteplici titoli, tra cui gli intramontabili Castlevania e Ghosts 'n Goblins, tuttavia riesce ad offrire una proposta e un gameplay abbastanza originale e intrigante, dalla difficoltà elevata ma mai eccessiva.
Nightmare Night: Philipo’s Quest è freeware (trovate il link per il download sotto) ed è in versione alpha (avrà in futuro aggiornamenti soprattutto per quello che concerne il comparto sonoro). Consigliato a tutti i nostalgici!
Gameplay di Nightmare Night: Philipo’s Quest.

DOWNLOAD Nightmare Night (tramite GameJolt, in inglese)
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20 gen 2014

Project Y - Un nuovo gioco in arrivo per Mega Drive che picchia davvero duro!

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In barba a console war e next gen il caro vecchio SEGA Mega Drive non finisce mai di stupirci. Ed ecco così rivelarsi Project Y, gioco concettualmente partorito nel 2002 e oggi divenuto una realtà concreta. A testimoniarlo sono i bellissimi screen che troverete qui sotto.
Ma cos’è di preciso Project Y? E’ un beat em up con elementi RPG, fortemente ispirato a Streets of Rage e ambientato in un futuro post-apocalittico. 
Gli autori di questa opera homebrew sono gli stessi del celebre gioco di ruolo Pier Solar, ovvero il team Watermelon, quindi aspettiamoci un livello qualitativo davvero sorprendente; dato anche dal fatto che il loro obbiettivo è quello di sviluppare il titolo in questione in una cartuccia da 40 megabits
Project Y è previsto per il 25 Marzo 2014.  
Ancora non ci sono dati ufficiali sul prezzo, il quale comunque sarà stettamente legato con il valore nostalgico e collezionistico della produzione. Tenete pronto il vostro SEGA Mega Drive, tra qualche mese si torna a picchiare duro!
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Sito Ufficiale: Magical Game Factory
Fonte notizia: Game Collectors
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17 gen 2014

PulseBoy - Componi musica chiptune dal tuo browser!

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PulseBoy è un programma sviluppato su piattaforma Adobe Flash, capace di emulare e comporre suoni ed effetti in stile chiptune, ovvero il classico sonoro in stile 8 bit
L’applicazione ha un’interfaccia molto user-friendly e permette a chiunque di comporre la propria musica senza particolare sforzi. Cliccando sulla “tabella” e premendo semplicemente il tasto REC potrete registrare (non in tempo reale) la vostra musica, selezionando note e alterazioni proposte sulla destra dello schermo. Una volta finita potrete salvarla in formato .WAV
Questa fantastica applicazione è stata programmata da Roger Hicks ed è ancora in versione beta, ma per quello che abbiamo potuto provare è già soddisfacente e abbastanza completa. 
Non vi resta altro che tornare indietro con il tempo fino agli anni 80, inserirvi le cuffiette (rigorosamente senza bluetooth) e iniziare a comporre la vostra musica!
Tutorial in inglese su come iniziare a comporre con PulseBoy.

Vai a PulseBoy (in inglese)
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16 gen 2014

Espresso News - Guilty Gear Isuka disponibile su Steam!

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Ecco arrivare un altro picchiaduro su Steam. Certo, non è proprio una novità, ma poco importa. Soprattutto quando si parla di saghe del livello Guilty Gear della Arc System Works. Così dopo The King of Fighters XIII ecco entrare nel catalogo Valve il celebre episodio: Guilty Gear Isuka
Come sapete si tratta di un picchiaduro 2D ad incontri con varie modalità di gioco, tra cui un’avventura in stile beat em up (alla Final Fight per intenderci). 
Il gioco è disponibile ad un prezzo scontato del 10% (8,09€) fino al 23 Gennaio 2014. Preparate il vostro arcade stick e buon download!
Video gameplay di Guilty Gear Isuka.

Vai alla pagina STEAM (in inglese)
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Turrican Trilogy - Tornano su PC i tre capitoli Amiga della saga cult!

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Ma quanto era epica la intro di Turrican scopiazzata dalla cover dell’album Kings of Metal dei Manowar? Al di là di questo piccolo pensiero personale, è impossibile non citare Turrican quando si parla di platform/shoot em up 2D
La saga iniziata da Rainbow Arts nel 1990 su C64 è ancora oggi una delle più amate dai videogiocatori di retrogaming. Ecco così sbucare dal nulla (per la felicità di tutti gli estimatori del genere) questo lavoro di “restauro” da parte della solita The Company, riguardante i tre capitoli usciti su Amiga.
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Per chi non avesse mai giocato a Turrican questa è l’occasione giusta per rimediare. E fidatevi, rimarrete impressionati dalla qualità tecnica dei titoli in questione. A partire dagli ottimi sprites e dalle fantastiche tracce di Chris Hülsbeck, le quali accompagnano il giocatore attraverso gli adrenalinici stage del gioco. I quali vantano, a parere di molti esperti, tra il più ispirato level design mai proposto negli anni 90. 
Insomma, una trilogia da gustare, oggi ancora di più grazie alle nuove opzioni inserite da The Company (come ad esempio i nuovi filtri video). Un appuntamento imperdibile per riscoprire una delle saghe di nicchia degli anni 90.
Video dedicato alla saga Turrican.

DOWNLOAD (tramite The Company)

Vuoi scoprire altri classici Amiga? Eccoli qui:

15 gen 2014

Espresso News - The Banner Saga, un’avventura oltre il videogioco. Disponibile su Steam!

The Banner Saga
Disponibile su Steam il bellissimo The Banner Saga della Stoic Studio. Consigliato a tutti coloro che prediligono il lato artistico ed emotivo in un videogioco. 
La trama ci vede protagonisti in un mondo fantasy fortemente ispirato da scenari e leggende nordiche, in cui ogni nostra scelta cambierà lo svolgimento dell’intera narrazione. Uno scenario intenso dove ogni personaggio ha il suo perché e con i quali vivremo 100 lunghi giorni fatti di battaglie, momenti gloriosi e schiaccianti sconfitte. 
Oltre ad una storia profonda il gioco offre anche un comparto tecnico di altissimo livello. La grafica in stile cartoon lascerà a bocca aperta anche i giocatori più navigati, così come il doppiaggio, sempre intenso e recitato al meglio. 
Non vi rimane che provare voi stessi The Banner Saga e perdervi tra le sue meccaniche da gioco di ruolo strategico e la sua toccante storia. 
Il gioco può essere acquistato su Steam per 22,99€.
Trailer di The Banner Saga.


Pagina di Steam (il gioco è disponibile solo in lingua inglese)
Sito ufficiale (con informazioni e descrizioni varie, in inglese)
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14 gen 2014

Espresso News - Momo is Back! Il ritorno di Wonder Momo!

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I nostri amici di Notizie Playstation hanno segnalato che Namco-Bandai ha aperto un sito anteprima dedicato ad un presunto seguito (o remake) di Wonder Momo, action game del 1987 dal gusto tipicamente nipponico.
Certo, il titolo in questione non era propriamente un capolavoro, tuttavia nella sua semplicità era godibile. Chissà se Namco-Bandai riuscirà a reinventare il suo personaggio e ad offrire un’esperienza di gioco più intensa. Vedremo!
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Wonder Momo site
Fonte: Notizie Playstation
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Speciale Felix the Cat - Il felino nero alle prese con un platform per NES!

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Felix the Cat è un personaggio di culto nel mondo dell’animazione. Nato nel 1919 dalla menti di  Pat Sullivan e Otto Messmer, è divenuto in poco tempo un simbolo, ispirando e marchiando spot, giochi di ogni genere e musiche. 
Felix è un gatto nero sempre alle prese con avventure surreali e stravaganti, dove il personaggio e le sue situazioni sono al centro di tutto lo spettacolo proposto. 
Un personaggio così brillante è stato forse un po’ troppo trascurato dal mondo dei videogiochi. Tanto che l’unico gioco disponibile è Felix the Cat per NES (convertito anche per Game Boy) del 1992; pubblicato da Hudson e realizzato da Shimada Kikaku.
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Per fortuna gli estimatori del micio possono per lo meno ritenersi soddisfatti da questa produzione di buona fattura. Nella quale dovrà controllare Felix in 9 mondi, suddivisi in 3 stage, alla ricerca di un professore malvagio, il quale ha rapito la fidanzata del nostro peloso eroe come stratagemma per impossessarsi della sua valigia magica. 
Quest’ultima ci permetterà di usufruire vari power up capaci di rendere il gioco più intrigante. Infatti Felix potrà disporre di svariante abilità, tutte molto utili per sconfiggere i nemici del gioco e in sintonia con il genere platform.
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Ma le sorprese non finiscono qui. Felix The Cat dispone anche di livelli molto vari tra loro. Oltre alla modalità platform ci imbatteremo in sessioni shoot em up, “navali” (a bordo di una canoa o di un delfino, in base al nostro potenziamento) e stage a nuoto. 
Il gameplay vario e ben realizzato è però, in parte, minato da un’eccesiva facilità. Tuttavia essendo un gioco pensato soprattutto per pubblico molto giovane (almeno ai tempi) è perdonabile. Anche perché il level design si colloca comunque su buoni livelli, tra i giochi più riusciti del medesimo genere per il NES.
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Tecnicamente Felix The Cat è davvero ottimo. Ancora oggi risulta gradevole e coloratissimo. Gli sprites ricalcano al meglio lo stile dell’opera originale e le animazioni buffe strappano più di un sorriso. 
Anche il sonoro non è male, sfruttando bene gli effetti chiptune della console Nintendo. Riuscite anche le schermate, brevi e stilizzate, ma pur sempre godibili. 
Felix The Cat è un platform assolutamente da provare per i fans del genere ed è un prodotto sicuramente di valore per collezionisti e appassionati del gattino di Pat Sullivan e Otto Messmer.
Felix The Cat gameplay della versione NES.

Info Felix the Cat (Wikipedia, in inglese)
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13 gen 2014

Dr. Luigi NES Edition- Ora anche Luigi ha la versione 8 bit del famoso puzzle Nintendo!

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Il 31 Dicembre 2013 è uscito Dr Luigi per Wii U, quattro giorni dopo ecco sbucare questa “hack ROM” dell’originale Dr Mario per NES. Il lavoro è da considerarsi un’accattivante chicca per gli amanti di retrogaming. 
Un vero e proprio “demake” (ovvero remake all’incontrario, cioè depotenziato) capace di omaggiare in modo davvero efficiente il personaggio “in verde” della Nintendo e lo storico puzzle game uscito 24 anni fa sul grande NES. 
L’anno di Luigi sembra continuare ancora!
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Features:
  • Sprites rielaborati e basati sulla versione Wii U.
  • Nuove palette di colori, più varie e più colorate. 
  • Nuovi livelli da scoprire finendo il gioco.
Video gameplay di Dr Luigi.

DOWNLOAD (necessita la ROM originale e relativi diritti sul gioco).
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12 gen 2014

Heroine’s Quest - Una splendida e maestosa avventura grafica in rosa!

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Heroine’s Quest: The Herald of Ragnarok è un’avventura grafica in vecchio stampo, narra le vicende di un mondo fantasy attraverso la mitologia norrena.
Il concept assolutamente interessante è seguito da una grafica bidimensionale squisitamente retrò; richiamando fortemente i grandi “punta e clicca” del passato. Ma non solo. Il titolo di Crystal Shard Game offre anche un comparto sonoro ispirato, d’atmosfera; in certe fasi quasi struggente, a voler manifestare pienamente il gelido freddo del nord.
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Heroine’s Quest è prodotto per pochi. Un titolo indie freeware per veri estimatori del genere, lontano dagli attuali cliché del mondo videoludico.
Ci trascinerà in una storia unica, raccontata attraverso un gameplay complesso, dove trovano posto anche elementi strategici e role play. Ogni scenario è un’esperienza a se da vivere pienamente.
Heroine’s Quest ha chiuso più che egregiamente un’annata (2013) ricca di giochi indipendenti ispirati al passato e siamo sicuri che lascerà il segno.
Trailer di Heroine’s Quest.
DOWNLOAD Heroine's Quest (dal sito degli autori, in inglese)
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