9 ott 2013

Random Pack Games Volume 5 - Opinioni a brucia pelo su 5 videogiochi!

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Quinta puntata di questa seguita rubrica chiamata Random Pack Games, ovvero cinque videogiochi selezionati dalla nostra collezione, pronti per essere giudicati tramite una mini recensione, sintetica e veloce.  Un modo come un altro per scoprire perle nascoste e stare alla larga da flop clamorosi.
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Crack Down è uno sparatutto con lievi caratteristiche strategiche disponibile per Mega Drive. La visuale a volo d'uccello è una caratteristica vincente per il genere proposto dalla SEGA, in grado di garantire un'ottima visuale, perfetta per calcolare eventuali strategie.
La realizzazione tecnica non è nulla di impressionante, non di certo al top per la console a 16 bit. Tuttavia Crack Down punta tutto sul gameplay, il quale appare godibile ed efficace, nonostante una certa monotonia per quello che concerne il game design. Ottimo invece come gioco vissuto in cooperativa con un amico, potrebbe regalare qualche serata di sano divertimento.
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Cabal è un divertentissimo sparatutto arcade degli anni 80. Quando una manciata di pixel e un gameplay semplice, ma allo stesso tempo frenetico e in grado di dare libero sfogo a riflessi e tenacia, riescono a conquistare il cuore del giocatore.
Non bello quanto la versione arcade, la quale rimane, almeno due spanne sopra (anche 4), ma di sicuro un'ottima conversione per un gioco che va assolutamente rivalutato.
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Ho amato la saga Kengo su PS2 (e anche il suo lontano parente Bushido Blade sulla PSX). Ma Kengo Zero è un titolo deludente. Dimenticatevi tutti i tecnicismi dei capitoli precedenti. Qui si tratta solo di andare avanti e affettare nemici in luoghi improbabili e dalla realizzazione tecnica ridicola.
Trasformare Kengo in un anonimo (e brutto) beat em up solo con lo scopo di far "livellare" il proprio avatar per la modalità multiplayer online non è stata un'idea geniale. Il gioco perde tutta l'atmosfera e il gameplay complesso degli episodi precedenti. Pessimo.
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All'epoca veniva considerato da molti "esperti" del settore come "il nuovo Streets of Rage". Mi sono sempre chiesto cosa si fossero fumati per tale affermazione. Gekido è semmai un tentativo goffo di scimmiottare i classici beat em up a scorrimento di inizio anni 90.
La realizzazione tecnica in se non è neanche malaccio, almeno per quanto riguarda la grafica; con modelli abbastanza dettagliati, soprattutto tenendo conto dell'hardware dove venne realizzato. Ma tutto questo è vanificato da collisioni ridicole, controlli macchinosi e animazioni approssimative. Senza parlare del level design, scialbo, ripetitivo e goffo. La modalità Tekken Force di Tekken 3 era 100 volte meglio (detto tutto...). Anche il sonoro è pessimo, mancano molti effetti come quelli dei colpi e le voci invece sembrano registrate con un microfono da 3 euro del discount! Osceno.
Il gioco ha molti segreti da sbloccare, come personaggi e modalità, peccato che difficilmente si trova la voglia anche solo per finire i primi livelli...
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Infamous è sicuramente uno dei giochi PS3 che maggiormente ci ha stupito. Non tanto per la realizzazione tecnica altalenante ma per una trama davvero ben strutturata e un concept intrigante. Nei panni di Cole, un perfetto sconosciuto, ci trasformeremo in una sorta di super eroe con poteri a volontà. Quest'ultimi verranno influenzati in base alle nostre scelte, le quali potranno corrispondere a buone e cattive. Oltre ai poteri le nostre azioni influenzeranno anche molte vicende della narrazione e il finale. Se non bastasse il gioco offre una moltitudine di missioni secondarie e chicche da scoprire in un’immensa città statunitense.
In certi punti la ripetitività si fa sentire, è innegabile, ma la voglia di scoprire come va a finire la storia e i divertenti combattimenti a base di spettacolari mosse speciali incentivano il giocatore a continuare anche nei momenti "morti". Davvero un bel gioco, consigliato a tutti!

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