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Una raccolta con tutti i nostri speciali per riscopire grandi titoli del passato e ritrovare titoli di nicchia. indie e da quello commerciale.

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La fabbrica

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30 giu 2013

Retro Commercials (Sonic, puntata 5) - Quando con la velocità non si promuovono solo le automobili!

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Dopo aver segnalato le vecchie pubblicità dedicate a Super Mario è giunto il momento di parlare anche del suo eterno rivale, il mitico Sonic. Il porcospino blu ne ha fatta di strada dal suo fantastico debutto, ancora oggi nonostante Sega sia lontana dal mondo delle console casalinghe continua ad avere una base nutrita di fans pronti a supportarlo.
Nei seguenti due filmati (con una durata totale di circa venti minuti) possiamo rivivere tutti i maggiori spot pubblicitari giapponesi dedicati all’animaletto dei nostri monitor più veloce del mondo. L’immancabile ironia nipponica vi terrà incollati allo schermo. Buona retro-visione!

Prima parte.

Seconda parte.

29 giu 2013

Tre graphic adventures del passato pronte per essere rigiocate sui PC moderni!

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I giocatori più attenti conosceranno sicuramente Legend Entertainment, sviluppatore e produttore di famose avventure grafiche punta e clicca. Tra i titoli da loro proposti è impossibile non citare Companions of Xanth(1993), Death Gate (1994) Shannara (1995), titoli entrati a far parte nella collezione degli appassionati di PC gaming. Forse non saranno titoli storici come quelli firmati LucasArts, ma meritano di essere riscoperti anche dal pubblico più giovane. In modo particolare Shannara grazie al suo gameplay ricco di situazioni differenti, le quali spaziano dal puzzle ad un vero e proprio sistema di combattimento; il tutto reso unico da una veste grafica bidimensionale davvero splendida ed evocativa. Anche Companions of Xanth e Death Gate non sono da meno regalandoci avventure in modi fantasy pieni di enigmi da risolvere.
Companions of Xanth(1993 Death Gate (1994)
Purtroppo però Legend Entertainment per questioni economiche non esiste più dal 2005, rendendo a poco a poco i loro lavori abandonware. Come sappiamo però gli appassionati non dimenticano mai i loro titoli preferiti, così poche ore fa l’utente del forum English Amiga Board chiamato Synchro ha rilasciato un pacchetto contenente proprio le tre avventure grafiche Companions of Xanth, Death Gate e Shannara! Grazie al supporto di DOSbox e al semplice pacchetto realizzato dall’autore inglese i giochi potranno girare perfettamente anche su PC più moderni.
Un ottimo modo per rigiocare (o riscoprire) questi classici del passato!
Companions of Xanth(1993Legend Entertainment
Link approfondimento:
DOWNLOAD (dal forum English Amiga Board, in inglese)
Info su Legend Entertainment (da Wikipedia, in inglese).
DOSbox (scopri come usare DOSbox)

28 giu 2013

Gioca ora a Flash Tennis - Un titolo sportivo in stile anni 90!

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Flash Tennis è un simpaticissimo gioco tennistico ispirato agli arcade dei primi anni novanta. Grazie ad una grafica in puro stile pixel art e in una giocabilità immediata e avvincente Flash Tennis non tarderà a conquistarvi. Utilizza uno degli otto tennisti disponibili di diverse nazionalità tra cui Italia, Germania, America o Giappone; e preparati a gareggiare in ben tre modalità diverse, tra cui partite a due giocatori!

Games at Miniclip.com - Flash TennisFlash Tennis
Play this free game now!!

Vuoi usare il joystick per questo gioco?
Leggi come fare con il nostro tutorial!
Vuoi avere più informazioni sul gioco?
Leggi l'articolo su IdealSoft dedicato a Flash Tennis!
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Espresso News - Neverwinter Online finalmente in italiano!

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Dopo qualche problema tecnico ecco finalmente arrivare la traduzione italiana in versione beta di Dungeons & Dragons Neverwinter Online . Si tratta di un MMORPG sviluppato e pubblicato da Cryptic e Perfect World con licenza FREE to play. A differenza di prodotti simili Dungeons & Dragons Neverwinter  vanta un comparto tecnico davvero buono e una personalità propria capace di renderlo un must per gli appassionati del genere. Non lasciatevi sfuggire l’occasione di entrare nell’universo di Forgotten Realms!

Video di gameplay di Neverwinter

DOWNLOAD (dal sito ufficiale, richiede un’iscrizione)

Pica Pic, il modo per giocare con i tuoi Game & Watch preferiti online!

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I giocatori più giovani forse non lo sanno, ma quando giocano con il 3DS nelle loro mani è racchiuso un pezzo di storia videoludica, la quale risale ad almeno 30 anni fa. No, non mi sono rimbambito completamente, cerco solo di far notare l’analogia del design tra un mitico Game & Watch e l’ultima console portatile della Nintendo. Già, non è un segreto che la storia della grande N debba molto del suo successo anche ai suoi mitici giochi elettronici anni 80, capaci di stregare una generazione intera anche con l’accattivante idea del “doppio schermo”. Non a caso la casa di Kyoto ha voluto omaggiare le sue due ultime grandi console portatili di successo proprio con una scelta stilistica vintage riguardante i Game & Watch. 
Oggi è di questi (e non solo) che vogliamo parlarvi… o meglio farvi giocare!
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Il sito Pica Pic mette a disposizione nel proprio spazio la possibilità di giocare online (quindi senza download) a grandi classici Nintendo come Zelda, Octopus e Donkey Kong. Ma non è finita qui, oltre ai classici firmati Nintendo il sito offre anche un’altra ghiotta serie di handheld retrò, tra i quali spiccano titoli importanti come il mitico Tiger di Terminator, l’irresistibile Arale di Akira Toryama con Ncha! Bycha, i Simpson con Bartman e il pazzo bar di Coffee House. Per un totale complessivo di 26 giochi perfettamente emulati a livello grafico e sonoro. 
Un vero e proprio tuffo nel passato, appuntamento imperdibile per ogni retrogamer!

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Gioca ora! (sul sito Pica Pic, in inglese)

Vuoi usare il joystick per questi giochi?

 

27 giu 2013

HeroQuest - Come tornare a giocare ad un classico boardgame anni 90!

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Sarà che circa una decina di anni fa ho smarrito la mia bella copia di HeroQuest durante un trasloco, sarà che la nostalgia è canaglia come cantava Albano; vuoi qualsiasi motivazione razionale ma inconsciamente mi è rimasta da quel momento un’irrazionale voglia di giocare ancora una volta a questo favoloso gioco da tavolo. Non che fossi un accanito giocatore neanche da bambino, a dire il vero ci giocavo solo con mio fratello, facendo così perdere un gran potenziale al boardgame firmato Milton Bradley Company, il quale era sicuramente riferito ad un pubblico giovane ma vantava di un’interessante struttura da gioco di ruolo fantasy con tanto di possibilità di creare missioni e svolgere attività da master. Sicuramente un’alternativa più facilmente digeribile anche da chi non è avvezzo con simili giochi da tavolo. In questo risiede il segreto del suo successo, capace di ritagliarsi una nicchia di sostenitori non indifferente sia tra i giocatori esperti che da neofiti.
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Ed è proprio grazie ai suoi appassionati che oggi HeroQuest in qualche modo ancora oggi può vivere e dire la sua. Ovviamente in formato digitale, perdendo così il fascino delle sue miniature e del suo statico e imponente tabellone decorato da porte e scrigni, ma giovando sicuramente i più nostalgici, i quali potranno rispolverarlo (almeno virtualmente) e rigiocarlo anche da soli senza sembrare completamente rimbambiti. Senza contare che recuperare il gioco da tavolo originale non costa meno di 100 euro, sfiorando addirittura i 300 per versioni tenute particolarmente bene. Quindi consoliamoci e godiamoci questo lavoro amatoriale (e completamente gratis) senza troppe pretese, chiudendo un occhio sui limiti digitali (sembra quasi uno scherzo dirlo, ma è così per il mondo dei boardgame trasportato in quello dei videogiochi) e godendoci lo spirito originale, il quale per fortuna è rimasto intatto.
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Questa versione digitale di HeroQuest è a cura di Gerwin Broers, autore anche di altre applicazioni e MOD disponibili dal suo profilo online. Attualmente è arrivato a rilasciare la versione v2,08i e ha corretto così molti bug delle release precedenti. Appena si avvia il gioco si può notare subito una buona cura del programma, capace di emulare in maniera molto fedele il gioco originale da tavolo. Nella partita classica avremo a disposizione un tutorial, tutte le missioni della versione cartacea e un nuovi scenari ideati da lui stesso. Il punto forte tuttavia risiede nell’editor con cui saremo in grado di creare le nostre avventure. Queste una volta finite potranno essere salvate e scambiate con altri utenti, rendendo così il gioco potenzialmente infinito. A tal riguardo è da segnalare che nel suo sito troverete avventure inedite create da aspiranti master, tra cui una grande avventura di 29 capitoli completamente in italiano realizzata da R. Bichi. Se questo non vi bastasse sappiate che il buon Gerwin ha implementato nuove regole selezionabili tramite l’opzioni. 
Un lavoro davvero importante e capace di dare nuova linfa ad un vecchio classico intramontabile, consigliato senza riserve a tutti gli appassionati di HeroQuest e dei giochi di ruolo in generale!
Video dimostrativo dell’applicazione digitale di HeroQuest.

Link approfondimento:
Info su HeroQuest (da Wikipedia, italiano).
DOWNLOAD  (dal sito dell’autore, il gioco è in inglese).
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26 giu 2013

Espresso News - Online il trailer di Project X Zone!

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Rilasciato da Namco Bandai il trailer dell’atteso Project X Zone, gioco di ruolo con meccaniche strategiche avente come protagonisti i più celebri personaggi di Capcom e Sega, oltre ovviamente a quelli di Namco Bandai stessa. Il gioco può considerarsi a tutti gli effetti l’erede spirituale di Namco X Capcom, analogo jrpg uscito qualche anno fa su Play Station 2. 
Il titolo in esclusiva per Nintendo 3DS è già uscito all’estero mentre per la data europea dovremo attendere fino al 5 luglio. Una buona occasione per rivedere riuniti molti dei memorabili personaggi della storia dei videogiochi, tra i quali compaiono nomi importanti come Ryu di Street Fighter, Morrigan di Darkstalkers, Akira di Virtua Fighter e Jin di Tekken.
Trailer di Project X Zone


The Death and Return of Superman - L’uomo d’acciaio all’epoca dei 16 bit!

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So perfettamente che molti di voi sono ancora esaltati dall’ultima apparizione cinematografica di Superman chiamata semplicemente Man of Steel, poco importa se siete andati a vederlo o meno; e tanto meno importa se alla fine vi è piaciuto o l’avete detestato, quello che conta è che il super eroe più conosciuto del globo riesce a creare sempre su di se il massimo interesse da un vasto pubblico che inizia tra gli appassionati di fumetti, per passare al grande schermo fino ad arrivare al nostro mondo, ovvero quello dei videogiochi. Superman è una vera e propria icona dei tempi moderni, nato nel 1938 dalla mente di Jerry Siegel e Joe Shuter è divenuto celebre grazie ad una serie di idee pioneristiche ed estremamente intriganti, come ad esempio quella di mettere in discussione personaggi di finzione più o meno credibili (come la famiglia Kent) con la fantascienza più avveniristica dell’epoca. Ma anche la capacità di sapersi rinnovare senza mai tradire se stesso. Non c’è super eroe come Clark Kent in calzamaglia capace di essere sempre il solito senza stancare mai. Nonostante la grandezza del personaggio tuttavia l’eroe DC Comics non ha goduto di grandi videogiochi a lui dedicati, a differenza del suo amico Batman ha sempre ispirato produzioni blande e fine a se stesse, fino a raggiungere livelli disastrosi con Superman 64, gioco d’azione per Nintendo 64 del 1999 per mano di Titus Software, il quale riuscì ad entrare nella storia con la poca ambita nomea di uno dei videogame più brutti mai realizzati.
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In questo mare al di sotto della mediocrità dei titoli dedicati a Superman dobbiamo tornare indietro nel 1994 in piena era 16 bit per godere di un prodotto abbastanza valido. Non è di certo un capolavoro e molta stampa del settore ha ancora commenti aspri al riguardo, ma è indubbio che The Death and Return of Superman è da considerarsi uno dei lavori più usciti del super uomo proveniente da Krypton. Il gioco di Blizzard e Sunsoft non brilla certamente di originalità o di un comparto tecnico sbalorditivo nemmeno per l’epoca, nonostante questo il risultato finale appare come un buon vecchio beat’ em up a scorrimento capace di divertire. Non siamo nemmeno vicini al livello qualitativo dei caposaldi del genere (Final Fight o Streets of Rage vi dicono niente?) ma per lo meno un appassionato può trovare qualche stimolo per portarlo a termine e mantenere un ricordo per lo meno piacevole.
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Come da titolo The Death and Return of Superman prende la propria trama dalla morte di Kal-El per mano di Doomsday. Metropolis privata del suo paladino non tarderà ad entrare nel caos, tuttavia l’America sembra piena di super eroi e non mancheranno coraggiosi individui desiderosi di prendere il posto di Superman. E qui da ammirare la brillante scelta dei programmatori, capaci di costruire un beat’em up ben intrecciato con l’esigenza della narrazione. Infatti oltre a Superman il gioco ci chiederà di vestire anche i panni di questi aspiranti super eroi, i quali sono conosciuti con i rispettivi nomi di Steel, Eradicator, Cyborg, e Superboy. Non tarderanno ovviamente a mettersi tutti l’uno contro l’altro per inseguire le proprie manie e ambizioni. Caratteristica sicuramente apprezzata questa, la quale oltre a dare più pathos allo svolgimento della storia permette un diversivo riuscito staccandoci così dalla monotona meccanica dei picchiaduro a scorrimento.
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Il titolo oltre a questa particolarità offre ben poche innovazioni e segue fedelmente i cliché tipici di questi giochi d’azione. Anche il set di mosse non sono di certo strabilianti e avremo a disposizione la classica combo effettuabile premendo in serie il tasto pugno, varie mosse speciali e la super mossa capace di stendere tutti i nemici sullo schermo. Per fortuna tutti e cinque i personaggi sono discretamente vari tra loro e capaci di dare una nuova spinta al giocatore nel portare a termine l'avventura, visto che potrà selezionarli (più precisamente gli verranno imposti) man mano che avanzerà con la storia.
Come per la giocabilità The Death and Return of Superman offre il giusto indispensabile anche per quanto concerne grafica e sonoro, attestandosi sulla media delle due console ospitanti (SNES e Mega Drive). Buone invece le schermate: veloci ed efficaci, molto piacevoli e coerenti con il concept proposto. Invece totalmente deplorevole la mancanza di una modalità cooperazione a due giocatori e una non indifferente frustrazione nei momenti più caotici dell’azione.
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Questo è quanto. Certo, Superman meriterebbe un gioco veramente grande, qualcosa paragonabile a Batman: Arkham City, ma non esiste. Ci dobbiamo accontentare di quello che la storia propone grazie al retrogaming, in grado di regalarci un modo decente per giocare nella super veste del nostro eroe preferito (o per lo meno: il mio preferito!). Dategli una possibilità, rispolverate il vostro Super Nintendo o Mega Drive e giocate a questo beat’em up, di certo non sarà una pietra miliare del genere, ma sono sicuro che qualche sana ora di divertimento riuscirà a darvela; forse non abbastanza fino all’arrivo del gioco definitivo direttamente da Krypton, ma almeno vi gaserà quanto basta per ritornare a sfogliare i fumetti!
Gameplay di The Death and Return of Superman.

Link approfondimento:
Info sul gioco (da Wikipedia, italiano)
Info sul personaggio (da Wikipedia, italiano
Superman Home Page (sito dedicato a Superman, inglese)


25 giu 2013

Mojo Art - La galleria d’arte virtuale dedicata ai capolavori targati LucasArts!

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Mojo Art è una galleria artistica virtuale dedicata alle intramontabili opere di LucasArts, Lucasfilm e Double Fine Productions. Il sito ospita una grande quantità di materiale originale come cover, illustrazioni, musica e video in ottima qualità pronto per essere scaricato dagli appassionati. Oltre le produzioni ufficiale il portale ospita centinaia di lavori fan art provenienti da tutto il web. Mojo Art nonostante abbia una quantità di materiale davvero abbondante punta sulla qualità e la ricercatezza e si prefigge l’obbiettivo di raccogliere in un unico luogo, facile ed accessibile a tutti, lavori ispirati a questi grandi capolavori videoludici capaci di stupire e di creare spunti riflessivi.
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Nel sito come accennato troverete un’abbondante quantità di file, tra questi spiccano le cover art in formato poster pronte per essere stampate e messe in bella mostra per le pareti casalinghe. Idea che potrebbe interessare particolarmente proprietari di locali o allestitori di eventi. Oltre a questo ci sono anche ottimi wallpaper, perfetti per rendere più accattivante e piacevole il proprio desktop. Insomma, un lavoro di raccolta e archiviazione davvero notevole, il quale non tarderà a conquistare i fans della LucasArts. I nostri complimenti e migliori auguri a questa bellissima iniziativa!
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Mojo Art Website (con tutti i download e le info utili)


24 giu 2013

Espresso News - Ultima settimana per acquistare Death to Spies a 2.95 euro!

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Lo store on-line della FX Interactive non è nuovo a certe offerte, ma meglio avvisare i ritardatari: Death to Spies è disponibile a 2.95 euro fino al 30 giugno! Per chi non lo sapesse Death to Spies è un gioco stealth ambientato nella seconda guerra mondiale. Assumendo il ruolo di un agente del servizio d'intelligence dovremo calarci in missioni di infiltrazioni, spionaggio e comando di pattuglie; tutto ambientato in varie parti del mondo tra cui Germania, Inghilterra e Messico. La versione acquistabile è l’edizione Oro e completamente in italiano (testo in italiano e doppiaggio originale); un’ottima occasione per rispolverare il classico di 1C Company e giocare ad un buon action stealth d’annata (la prima release è datata 2007) a prezzo davvero esiguo. Affrettatevi rimane solo una settimana!
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Link utili:
Classic FX Store (dove acquistare il gioco).
Sito ufficiale Fx Interactive (per le ultime novità)


Sonic After The Sequel - Pronto uno dei migliori tribute game dedicati al porcospino di Sega!

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Sonic è sicuramente uno dei personaggi più famosi e apprezzati del mondo dei videogiocatori, soprattutto quello dei primi capitoli a due dimensioni per le mitiche console Master System e Mega Drive. Con l’avvento di internet unito alle doti di molti programmatori amatoriali abbiamo assistito ad una vera e propria invasione di giochi fan made basati su glorie del passato. In questo sconfinato settore sempre in crescita Sonic After the Sequel si prospetta come uno dei giochi più riusciti di sempre del suo genere, nonché vero e proprio punto di riferimento della scena underground per gli amanti del porcospino più veloce del mondo!
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Sonic After the Sequel di Lake Ferped è un gioco basato sui titoli 2D della serie sviluppata nei primi anni 90 dalla grande Sega. Il tutto è realizzato al meglio e in modo molto fedele, emulando perfettamente la grafica 16 Bit del Mega Drive, così come le meccaniche di gioco veramente molto vicine ai titoli originali. Non mancano le novità come svarianti opzioni, effetti visivi, cut scenes di tutti i tipi e una soundtrack completamente rivisitata; la quale può essere anche scaricata separatamente dal gioco in formato audio (ma occhio, il file rar pesa più di 2GB). Avete bisogno di altro? Andate subito sul sito dell’autore e scaricate uno dei migliori giochi dedicati a Sonic!
Trailer di Sonic After the Sequel

DOWNLOAD (Gioco e Soundtrack dal sito dell’autore)

23 giu 2013

Dossier Fatal Fury - La leggenda del lupo famelico!

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Tra i maggiori successi di SNK e del suo Neo Geo è impossibile non parlare di Fatal Fury, il grande rivale di Street Fighter 2. In quegli anni 90 ricchi di picchiaduro pochi erano davvero all’altezza del capolavoro Capcom. Non era una questione meramente tecnica o di innovazioni, Street Fighter offriva tutto: una giocabilità ottima e un comparto tecnico superbo. Ma oltre a questo aveva anche una marcia in più: i personaggi. E’ indubbio il carisma di Ryu, Ken e company, tanto da essere ancora oggi tra i personaggi più famosi e amati del mondo dei videogiochi. Pochi character design si avvicinarono al colosso di Osaka, la maggioranza fallì miseramente proponendo fighting game scialbi, non necessariamente brutti, ma lacunosi di spessore narrativo e di innovazioni degne di nota.
CoverCover della compilation per PS2
SNK e la serie di Fatal Fury sono un’eccezione, fin dal primo episodio la saga ha offerto un roster di lottatori ottimamente caratterizzati affiancate a stage ispirati abbinati a ottimi temi musicale. La storia che ruotava intorno ai personaggi seppur semplice funzionava perfettamente riportando su schermo il classico concetto della vendetta. In una favolosa citta americana chiamata South Town un esperto di arti marziali ne è anche il boss incontrastato, il suo nome è Geese Howard. E’ anche l’organizzatore del prestigioso torneo di lotta The King of Fighters, evento che vede i lottatori più forti del globo sfidarsi a round all’ultimo sangue. Quando la notizia giunge alle orecchie dei fratelli Terry e Andy Bogard i due prendono l’occasione al volo per avere finalmente la possibilità di avvicinarsi e sfidare l’uomo che ha ucciso dieci anni prima loro padre, ovvero l’organizzatore stesso del torneo, il potentissimo Geese. Così inizia la leggenda dei lupi famelici, affiancati dal loro amico Joe Higashi, altro personaggio storico della saga.
Fatal Fury Fatal Fury
Il gameplay del primo Fatal Fury per quanto acerbo riusciva già ad esprimere un buon potenziale  con idee innovative come la possibilità di combattere in due piani differenti. Il gioco offriva i tre eroi come personaggi selezionabili e otto lottari da affrontare. Tutta la storia ruotava attorno al carisma di Terry, Andy, Joe e Geese (vero protagonista di questo capitolo e tra i personaggi più riusciti di sempre).  Con il secondo episodio invece ci fu un inversione di tendenza. Finalmente furono disponibili otto personaggi non per forza con buone intenzione, e quattro boss di fine gioco. La storia prendeva le distanze dal primo episodio e la narrazione era focalizzata su Wolfgang Krauser, fratellastro di Geese ed erede di una aristocratica famiglia tedesca. Dopo la sconfitta del fratellastro per mano di Terry Bogard l’imponente tedesco spinto dalla competizione e dalla passione per la lotta, tanto da renderlo crudele e inarrestabile sul ring, decise di affrontarlo. Così si aprì la seconda edizione del torneo di lotta The King of Fighters, il quale era svolto anche al di fuori di South Town e questa volta ci vedeva a combattere in giro per il globo.
Fatal Fury 2Fatal Fury 2
Fatal Fury 2 era un enorme passo in avanti a livello di gameplay, finalmente il picchiaduro SNK godeva di collisioni ben realizzate e di una IA decisamente più appropriata al genere proposto. Il tutto migliorato successivamente con l’edizione speciale Fatal Fury Special, la quale oltre a miglioramenti tecnici ci offriva la possibilità di usare i quattro boss di fine gioco e tre new entry direttamente dal primo Fatal Fury (Tung Fu Rue, Duck King e Geese Howard), in più era possibile affrontare un dream match contro Ryo Sakazaki di Art of Fighting. Il grande successo di Fatal Fury Special non fece tardare SNK nel realizzare il terzo e ultimo (almeno per quanto riguarda la serie principale) Fatal Fury 3: The Road of the Final Victory. Graficamente splendido, avanti a qualsiasi picchiaduro dell’epoca (sì, pure al rivale Street Fighter) con nuovi personaggi riusciti e l’ampliamento del concept delle super mosse proposte dal titolo precedente.
Mai_shiranuiFatal Fury Special
La storia del terzo episodio di Fatal Fury ritornava alle origini e ci vedeva nuovamente interessati alle vicende della mitica South Town. Il ritorno di Geese Howard suscitò l’interesse dei fratelli Bogard ma non era l’unico pericolo in città, fanno la loro comparsa in questo titolo anche Riuji Yamazaki, il quale vuole il potere di Geese e i fratelli cinesi Jin, bambini prodigi resi immortali da un’antica pergamena. Nonostante in Fatal Fury 3 tutto funzionava alla grande, dalla grafica alla storia, uno scivolone ci fu per quanto riguardava il gameplay. I personaggi nonostante godevano di un set di mosse nuovo e uno stile di grafica accattivante con animazioni pregevoli risentivano di una “legnosità” dei controlli, molto più accentuata rispetto a Fatal Fury Special. Un titolo ispiratissimo ma non al top, non rappresentando ancora la definitiva maturazione della saga.
Fatal Fury 3Fatal Fury 3
Fatal Fury 3 non fu di certo un fallimento, ma non si può neanche definire un episodio riuscito al 100%. Per avere l’episodio migliore della serie bisogna aspettare il 1996 con l’arrivo del primo episodio della nuova saga di Terry e amici conosciuto con il nome di Real Bout: Fatal Fury. Il titolo continuava esattamente dove finiva il terzo episodio, ovvero con Geese Howard che riesce a spuntarla sui fratelli Jin sottraendoli la pergamena e riuscendo a riprendere il controllo di South Town. Real Bout rappresenta tutto quello che doveva essere il terzo episodio: il punto di riferimento della serie. Uno dei fighting game più riusciti di sempre, dalla giocabilità ottima, curata in maniera maniacale. I personaggi finalmente liberi dall’uso forzato dei quattro bottoni tutti dedicati ai colpi potevano qui contare su un intuitivo sistema di comandi basato semplicemente su attacchi essenziali e cambi di piano laterali, con un risultato finale strabiliante, fluido e spontaneo. Anche il bilanciamento dei personaggi migliora decisamente con Real Bout oltre ad offrire tre nuove conoscenze (Kim Kaphwan, Duck King e Billy Kane) e la possibilità di utilizzare i boss del terzo capitolo. Con Real Bout la casa di Osaka rilascia una pietra miliare.
real boutReal Bout: Fatal Fury
Visto il successo negli anni successivi verranno rilasciati Real Bout: Fatal Fury Special, Real Bout: Fatal Fury 2 e Real Bout: Fatal Fury Domination Mind. Tutti e tre sono spin off dell’originale e condividono con esso grafica e meccaniche di gioco ampliando la selezione dei personaggi con facce nuove e regole inedite. La saga Real Bout ispirò anche l’esperimento in 3D dal titolo Fatal Fury Wild Ambition, il quale appare anche come una sorta di remake del primo Fatal Fury. Nello stesso filone della serie Real Bout va anche citato Fatal Fury First Contact per il piccolo Neo Geo Pocket. Arrivata all’estrema affermazione nel genere dei picchiaduro la serie storica di SNK doveva fare il passo finale, il canto del cigno, il salto di qualità capace addirittura di affossare la qualità di Real Bout: Fatal Fury.
rEAL BOUT fatalFatal Fury Wild Ambition
Ecco così nascere il capolavoro indiscusso Garou The Mark of Wolves. Il titolo era ambientato molti anni dopo il primo Real Bout, precisamente dopo la morte di Geese, e narrava le storie di un roster di personaggi completamente nuovo con un’unica vecchia conoscenza Terry Bogard, il quale sfoggiava un look decisamente più maturo. South Town come la conoscevamo nei vecchi episodi non c’è più, quello che rimane è una città oscura e disillusa dove la sopravvivenza è l’unica strada percorribile. I nuovi boss del gioco Kain e Grant non sono i classici cattivoni, sono semplicemente lo specchio di un mondo cambiato, più amaro, con più sfumature, dove buoni e cattivi non hanno più la stessa definizione marcata rispetto al passato. Questo è anche visibile in Rock Howard, emblema di questa dualità. Adottato da Terry e concepito dal suo eterno nemico Geese, racchiude in se tutto il significato della nuova era.
Garou: The Mark of Wolvesgarou
Garou The Mark of Wolves chiude al meglio la saga di Fatal Fury, offrendo un gameplay perfetto, ancora oggi ritenuto uno dei migliori giochi di lotta dagli appassionati. Una pietra miliare, il quale oltre ad anticipare la fine della bellissima saga di Fatal Fury è anche uno degli ultimi titoli della vecchia SNK. In qualche modo il Neo Geo iniziò a ingranare proprio con Fatal Fury e con esso concluse il suo ciclo di vita. Nessun gioco dopo di esso riuscirà ad avvicinarsi anche solo minimamente a tale qualità, sia tecnica che di giocabilità, lasciando indelebile il ricordo di una saga che ha affrontato (e a tratti anche scalfitto) il leggendario Street Fighter.
L’indimenticabile canzone “Oh Angel” facente parte della soundtrack dell’ OAV.

Link approfondimento:
Neo Geo (articolo dedicato al Neo Geo)
Neo Geo Pocket (articolo dedicato al Neo Geo Pocket)
Fatal Fury ReBout 1 & 2 (i nostri progetti fan made dedicati a Fatal Fury)
Informazioni sulla serie (Wikipedia, italiano)